Deutschlektoren an der Universität Urbino
  Fremdsprachenassistent
 


Le mie esperienze come assistente di italiano
(di Alessandra Gramolini)

Che cosa significa essere assistente di lingua
In generale il ruolo dell’assistente di lingua è quello di promuovere la lingua e la cultura italiana, di essere quindi una fonte di lingua viva e di cultura, per rendere più stimolante la lezione e in generale lo studio della nostra lingua. Come dice la parola stessa, l’assistente non è un docente, non è chiamato a dare voti o punizioni agli studenti, e non deve neanche stendere un programma didattico, ma deve invece collaborare con i professori di italiano, partecipando attivamente alla lezione e proponendo attività interessanti.

Essere assistente di lingua italiana in Germania
Per quanto riguarda la Germania nello specifico, l’incarico ha inizio alla fine di settembre e termina alla fine di maggio, con la possibilità di sfruttare un permesso di 14 giorni per tornare in Italia per motivi di studio. Per svolgere questa attività, l’assistente riceve una borsa di studio che gli permette quindi di essere economicamente indipendente; questa borsa ammonta a 800 euro al mese (in Austria 1020 euro). L’ultima settimana di settembre, quindi, tutti gli assistenti di lingua italiani vengono invitati a partecipare a un corso di formazione gratuito di 4 giorni che si svolge in genere a Bonn. Qui si ha innanzitutto la possibilità di conoscere tutti gli altri studenti italiani che svolgeranno l’attività nello stesso anno in Germania, e si ricevono informazioni utili e materiale sfruttabile per svolgere questo ruolo. Dopo questi giorni formativi, ognuno poi raggiunge la scuola a cui è stato assegnato nei vari angoli della nazione, in zone metropolitane, urbane ma anche rurali. In genere si tratta di un Gymnasium (che corrisponde a grandi linee al nostro liceo), in cui l’assistente deve svolgere 12 ore settimanali (dal lunedì al venerdì, mattino e/o pomeriggio) nelle diverse classi, in collaborazione coi vari professori di italiano presenti nella scuola. All’assistente viene poi assegnato un professore fra questi, il cosiddetto Betreuungslehrer, al quale può fare riferimento per informazioni scolastiche e generalmente extrascolastiche, come la ricerca dell’alloggio e l’organizzazione dell’arrivo. Altre figure importanti sono anche i Referendare, giovani insegnanti tirocinanti, generalmente non del posto, e quindi alla ricerca di amicizia tanto quanto voi (spesso affascinati dalla lingua e dalla cultura italiana).

Per quanto riguarda l’alloggio, si ha la possibilità di vivere in famiglia o nelle WG (Wohngemeinschaften): in Germania infatti gli studenti tedeschi e in generale i giovani abitano in appartamenti nei quali condividono bagno e cucina, e nei quali si ha la possibilità di vivere quindi con madrelingua tedeschi e con studenti della vostra età, sfruttando così questo periodo per approfondire anche la lingua tedesca. È infatti un’ottima idea riuscire ad adoperare al meglio il tanto tempo libero che si ha, frequentando corsi di lingua, iscrivendosi a corsi universitari, e partecipando alle attività extrascolastiche che ci sono sempre nelle varie scuole, come quelle sportive o musicali.

Come fare domanda per diventare assistente
I posti di assistente di lingua italiana in Germania sono 29 e in Austria 30, e sebbene le domande pervenute ogni anno superino di gran lunga questo numero (nel 2009 le domande presentate per svolgere questo incarico sono state 335!), la nostra Facoltà di Lingue di Urbino si è sempre contraddistinta per esser riuscita ad avere suoi rappresentanti in giro per la Germania.
I requisiti fondamentali per diventare assistente sono:
- essere in possesso di una Laurea triennale in Lingue, Scienze della Mediazione, Lettere, Filosofia, Storia e essere iscritto a un corso di Laurea Specialistica/Magistrale qualsiasi o avere una Laurea triennale qualsiasi e essere iscritto a un corso di Laurea Specialistica/Magistrale in Lingue, Scienze della Mediazione, Filosofia, Storia (controllare il bando per i dettagli);
- aver sostenuto almeno due esami di Lingua tedesca o Letteratura tedesca;
- aver sostenuto almeno due esami di Lingua italiana, Letteratura italiana o Linguistica italiana;
- essere cittadino italiano, con età inferiore ai 30 anni;
- non esser già stato assistente o non aver rinunciato all’incarico in passato.

Il bando esce generalmente a dicembre sul
sito del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

La domanda è suddivisa in due fasi:
- registrazione online: scade generalmente a metà gennaio ed è suddivisa in cinque sezioni. Qui si devono dare le informazioni relative al corso di laurea che si sta frequentando, inserire gli esami con le relative votazioni e si ha la possibilità di esprimere 3 preferenze per le sedi di destinazione (di solito si tratta di scegliere 3 regioni, cercando poi di tener conto di queste preferenze al momento dell’assegnazione della scuola);
- domanda cartacea: questa dovrà essere compilata solamente da coloro che risulteranno idonei (la graduatoria dei candidati idonei viene pubblicata sul sito pochi giorni dopo la scadenza della registrazione online), e sarà da spedire al Ministero della Pubblica Istruzione entro la metà di febbraio. Insieme alla domanda, dovrà essere spedito anche il Curriculum Vitae e una lettera di presentazione di un docente di Lingua o Letteratura tedesca.

La valutazione per la selezione dei futuri assistenti di lingua si basa in particolare su due aspetti: il percorso formativo compiuto (hanno priorità gli studenti che possiedono già una laurea), e i risultati ottenuti negli esami necessari per partecipare alla selezione. A parità di punteggio, la borsa viene assegnata allo studente più giovane. La graduatoria definitiva esce a metà marzo; fino a questo momento è ancora possibile rinunciare all’incarico, per questo motivo è importante ricordare che gli studenti non idonei hanno ancora la possibilità di essere chiamati, in base alla loro posizione in graduatoria.

Dal momento in cui il Ministero assegna la scuola di destinazione, sarà poi l’assistente stesso a occuparsi del rapporto con la scuola, non senza l’aiuto da parte del professore di riferimento tedesco.

La mia esperienza di assistente a Bensheim (Hessen)
Essere assistente è sicuramente un’occasione unica, un’esperienza impegnativa ma piena di stimoli, un’opportunità nuova e interessante per noi studenti delle lingue straniere, perché ci permette di passare dall’altra parte della cattedra e di insegnare la nostra lingua, aprendo così di fronte a noi una nuova prospettiva dell’insegnamento.

Per quanto riguarda la mia esperienza, sono stata assistente nell’anno 2008/2009 a Bensheim, una cittadina a 30 Km da Frankfurt, in una scuola molto grande e piuttosto rinomata, l’Altes Kurfürstliches Gymnasium. Ho avuto il piacere di collaborare con insegnanti giovani e validissime, che hanno saputo insegnarmi tanto su cosa significhi essere professore di lingua, in particolare in Germania, in un sistema scolastico diverso dal nostro, che adotta metodi d’insegnamento moderni ed efficaci. Anche con i ragazzi si era creato un rapporto simpatico: erano curiosi, gli piaceva molto sentire parlare italiano direttamente da una madrelingua, avevano interesse a sapere cosa succedeva nel nostro Belpaese e cosa piaceva ai loro coetanei italiani.

Oltre a questo, essere assistenti d’italiano in Germania non significa solamente vivere nel mondo scolastico tedesco, ma vuol dire anche entrare in contatto con la cultura tutta, capire meglio le abitudini del popolo tedesco, partecipando alle varie festività e adattandosi a un nuovo stile di vita. È inoltre un’ottima occasione per viaggiare e conoscere la Germania e le sue bellezze: il weekend, infatti, spesso noi assistenti italiani ci organizzavamo, ci davamo appuntamento in una città e lì ci rincontravamo per raccontarci le nostre esperienza e per visitare nuovi luoghi. Inoltre, nel tanto tempo libero che avevo, ho avuto anche modo di lavorare alla mia tesi, con la possibilità di fare una bella ricerca in una biblioteca fornita come quella di Heidelberg.

E proprio da quest’esperienza da assistente è nato poi il desiderio di continuare a fare questo lavoro anche qui in Italia, presso una scuola dell’Istituto Dante Alighieri, un desiderio che si è concretizzato grazie all’esperienza raccolta in questi mesi in Germania, un’esperienza speciale, sia dal punto di vista professionale, linguistico, ma anche sicuramente da quello umano.


 
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